A Washington con Trump, Meloni ha coniato lo slogan «Make the west great again» e ha fatto esplicito riferimento a una “civiltà”. Il discorso non è privo di fondamento storico. Ma i riferimenti storici utili a sostanziarlo sembrano indicare proprio un senso opposto a quello identitario.
L’Occidente viene spesso evocato in chiave identitaria. Solo per citare un esempio recente: a Washington con Donald Trump, Giorgia Meloni ha coniato lo slogan «Make the west great again» e ha fatto esplicito riferimento a una “civiltà”. Il discorso non è privo di fondamento storico. Ma i riferimenti storici utili a sostanziarlo, se osservati correttamente, sembrano indicare proprio un senso opposto a quello identitario.
Sin dalle guerre persiane, Erodoto concepisce lo scontro tra le città greche e l’impero come un conflitto tra libertà e dispotismo, dunque tra un sistema plurale e uno monocratico. Anche l’evocazione di radici “ebraico cristiane” – che nel discorso identitario dovrebbero fornire una garanzia teologica al piano politico – ha senso solamente se interpretato in senso non escludente.













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